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lunedì 2 marzo 2020
Messaggio dei Vescovi lombardi ai fedeli
.
«Non possiamo vivere senza celebrare il giorno del Signore». Questo grido dei 49
cristiani che sono stati martirizzati ad Abitinia nel 304 ritorna in questa nostra domenica
in cui noi Vescovi, sacerdoti e fedeli delle chiese lombarde non possiamo celebrare
comunitariamente l’eucarestia domenicale.
Vivere il giorno del Signore in assenza della celebrazione eucaristica è un vuoto e una
privazione che noi tutti sentiamo con sofferenza. Oggi, però, non è la persecuzione che
proibisce l’eucarestia, ma la sollecitudine per la salute di tutti gli abitanti della Regione
quella che invita tutti noi ad astenerci dalle assemblee eucaristiche.
Il digiuno eucaristico in questa prima domenica di Quaresima è invito a rivolgerci con
fiducia al Signore e dirgli: «Nella mia angoscia ho gridato al Signore ed egli mi ha
risposto» (Salmo 119). È apertura confidente al suo amore che, sempre, vigila su chi
cerca la sua volontà e vive il tempo della prova dicendo: «Alzo gli occhi verso i monti: da
dove mi verrà l’aiuto?» e con fede proclama: «Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto
cielo e terra» (Salmo 120).
Ecco, quindi, che alla preghiera personale che ogni singolo fedele in questa prima
domenica di Quaresima rivolge al Signore – magari anche recandosi nelle nostre chiese
fra il sabato pomeriggio e la domenica – si aggiunge l’invito a seguire la messa celebrata
dal Vescovo diocesano e trasmessa dalla televisione o dalla radio o dal sito web della
Diocesi. È un modo vero e intenso nel quale tutti i credenti che abitano questa terra di
Lombardia supplicano: «Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: “Su di te sia pace!”. Per la
casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene» (Salmo 121).
Mario E. Delpini – Arcivescovo di Milano
Francesco Beschi – Vescovo di Bergamo
Marco Busca – Vescovo di Mantova
Oscar Cantoni – Vescovo di Como
Maurizio Gervasoni – Vescovo di Vigevano
Daniele Gianotti – Vescovo di Crema
Maurizio Malvestiti – Vescovo di Lodi
Antonio Napolioni – Vescovo di Cremona
Corrado Sanguineti – Vescovo di Pavia
Pierantonio Tremolada – Vescovo di Brescia
Mario E. Delpini – Arcivescovo di Milano
Francesco Beschi – Vescovo di Bergamo
Marco Busca – Vescovo di Mantova
Oscar Cantoni – Vescovo di Como
Maurizio Gervasoni – Vescovo di Vigevano
Daniele Gianotti – Vescovo di Crema
Maurizio Malvestiti – Vescovo di Lodi
Antonio Napolioni – Vescovo di Cremona
Corrado Sanguineti – Vescovo di Pavia
Pierantonio Tremolada – Vescovo di Brescia
lunedì 24 febbraio 2020
Messaggio da parte del nostro parroco, Don Giuseppe
Sono vicino a tutta la comunità bocchiglierese di Milano in questo momento di apprensione...
Ma dobbiamo avere fede e speranza che il Signore interverrà come "Primario Supremo" affinchè si trovi presto la soluzione a questo terribile virus...
Un abbraccio grande grande e candidi come colombe, e astuti come serpenti.
Saluta tutti e assicura la mia preghiera per ciascuno.
Don Giuseppe
Ma dobbiamo avere fede e speranza che il Signore interverrà come "Primario Supremo" affinchè si trovi presto la soluzione a questo terribile virus...
Un abbraccio grande grande e candidi come colombe, e astuti come serpenti.
Saluta tutti e assicura la mia preghiera per ciascuno.
Don Giuseppe
domenica 5 gennaio 2020
Arriva l’Epifania e tutte le feste porta via!
Oggi si chiude
un ciclo di lunghi festeggiamenti durato parecchi giorni a cavallo tra i due
anni solari 2019 e 2020.
Ognuno ha avuto il modo e il tempo di riflettere su
come girano le cose del mondo e su cosa egli fa e potrebbe fare per cambiarlo
in meglio, cominciando da se stesso. Quel singolo individuo direbbe che
rappresenta una piccola e insignificante goccia nell’umanità; ma, quella
preziosa gocciolina insieme a tante altre a lei simili formerebbero un mare
immenso di gocce, unendo le forze, le idee e gli aiuti.
In questo gioioso
periodo dedicato alle cosiddette feste natalizie sono stati ricordati buoni
sentimenti, quali la bontà, la solidarietà e la condivisione: si spera che
anche il messaggio di queste sante
parole l’Epifania non se le porti via, altrimenti i buoni propositi cadrebbero
nel vuoto, sebbene sia sempre tempo di amare gli altri e di rispettare i buoni
precetti.
Si dice: Chi vuole una
strada la trova; chi non vuole mille scuse le trova.
Alla festa della
Befana si suole appendere – in concreto o nell’immaginario - una calza alla
spalliera del letto o sul caminetto e sperare che non vi trovi il carbone; quante persone si sentono meritevoli di
meritarlo o di non meritarlo? Lascio la risposta alla loro coscienza.
Una
cosa rimane di queste feste: avere acquisito la consapevolezza – attraverso i
mezzi di comunicazione - che ci sono poche persone, ma buone rispetto alla gran
massa, e disponibili ad aiutare il prossimo; lo sperpero e una diffidenza
strisciante sono sotto gli occhi di tutti. C’è chi naviga nell’oro e chi fa
fatica a tirare a fine mese; si parla
tanto di povertà che alla fine non fa più notizia. Occorrono più fatti e meno parole e che gli aiuti siano mirati e
non a pioggia; potrebbero cadere in un campo
che non avesse bisogno di essere irrigato di acqua piovana oppure che piovesse
sempre sul bagnato.
Quante leggende ci sono sull’Epifania nessuno lo sa!
Un
tempo venivano trasmesse oralmente per cui tante si sono perse per strada. Una,
in particolar modo, mi ha colpito per esperienza diretta; ce la raccontava mia
madre e noi figli l’ascoltavamo a bocca aperta.
Raccontarla è lunga per cui
soprassiedo; chi volesse la troverà in un mio prossimo libro dal titolo
provvisorio “Storiucce Maestre” con
una o più morali finali - nel capitolo la “Leggenda dell’Epifania”.
A
proposito, ho già pubblicato il mio quinto libro di storielle con una o più
morali finali dal titolo “Storie
Storiucce Storielle”, di cui ne ho ancora delle copie per eventuali
richiedenti.
Per dovere di cronaca, ricordo che da ragazzo in questa giornata
festiva si augurava agli amici Buona Pasqua. Il motivo che ci veniva detto era
che l’Epifania era ed è la prima delle quattro feste religiose – senza ordine
di importanza - più solenni dell’anno insieme a Natale, Pasqua, Pentecoste. In
tale data, durante la Santa Messa la Chiesa annunciava le date delle Ceneri,
della Pasqua e delle altre feste ad essa collegate; cosicché è considerata la
prima Pasqua dell’anno!
Perciò, Buona
Pasqua e buona, lunga e serena Vita dal vostro
amico scrittore Carmine Scavello
giovedì 2 gennaio 2020
Vacanza studio in CALIFORNIA - organizzata da Adriana Katia Caracciolo
Dopo tanti anni di esperienza, anche quest'anno, Katia mia sorella, organizza la vacanza studio in California.
Per qualsiasi informazione potete contattarla direttamente tramite facebook, messenger o via mail al seguente indirizzo: associazioneculturaleacam@gmail.com
Vi allego il programma:
CALIFORNIA – dal 4 al 28 luglio 2020
SAN DIEGO DAL 4 AL 25 LUGLIO
SAN FRANCISCO DAL 25 AL 27 LUGLIO
Il pacchetto
comprende:
·
Volo di andata Milano/San Diego 4 luglio 2020
·
Volo da San Diego a San Francisco 25 luglio 2020
·
Volo di ritorno San Francisco/Milano 27 luglio 2020 – arrivo
a Milano 28 luglio 2020
·
tasse aeroportuali
·
trasferimenti da e
per aeroporto
· tre settimane corso
d’inglese dal lunedì al venerdì in classi aperte (con studenti di varie nazionalità)
·
test d’ingresso
·
attestato finale
·
materiale didattico
·
alloggio in famiglia
in camera doppia con trattamento di mezza pensione
·
lavaggio biancheria
·
attività pomeridiane
durante il pomeriggio e nei week end
·
assicurazione sanitaria
·
abbonamento mezzi di
trasporto per l’intero periodo a San Diego
·
pernottamento di due
notti in Hotel a San Francisco in camere condivise
·
visita della città
di San Francisco
·
Alcatraz Island Tour
(traghetto e biglietto d’entrata)
·
iscrizione
all’Associazione ACAM
Scuola COLLEGE OF ENGLISH LANGUAGE IN San Diego
martedì 31 dicembre 2019
Carissimi,
Vi abbraccio caramente uno per uno e vi
auguro una pioggia simbolica e copiosa di auguri, i più grandi che vorreste
ricevere.
L’Anno 2019 ci lascia per sempre e va negli archivi storici; si porta
con sé tanti ricordi di ogni genere ed altrettanti momenti particolari da
incorniciare o da dimenticare; affidiamo alla storia l’Anno appena trascorso come
monito per fare del 2020 un Anno eccellente per gettare solide basi su cui
costruire le fondamenta di quello in arrivo e degli altri che seguiranno a
ruota.
Impariamo dagli errori del passato che possiamo e dobbiamo migliorarci
con la convinzione che abbiamo le capacità di farcela con le nostre forze.
Usiamo normalmente una piccolissima parte del nostro intelletto; facciamo in
modo di attingere l’energia necessaria dalla gran parte restante e inutilizzata.
Si può? Certo che si può! Basta spremere le meningi nel verso giusto e fare le
scelte oculate di non sprecarle per cose inutili, di scarso valore e dannose
per noi e per gli altri.
C’è un segreto? Certo che c’è! Trovatelo!
Volere è/e
potere sono due azioni che non si smentiscono mai! In ogni cosa che facciamo
esistono un senso ed una morale: troviamoli e facciamone buon uso e consumo!
Cominciamo col piede giusto a migliorare noi stessi nell’ottimismo, nel morale,
nella volontà, nella sapienza, nella voglia di vivere e nella speranza che un
mondo migliore esiste se ognuno di noi facesse la propria parte con coscienza,
buonsenso, amor proprio e senso del dovere.
Chi devia da questo percorso
virtuoso è un nemico del genere umano e se ne assuma le proprie responsabilità!
Verrà il giorno che capirà che tutti i nodi verranno al pettine e dirà a se
stesso che ha sbagliato tutto nella vita, se avrà il coraggio di ammetterlo e
di non mentire a se stesso.
Ci sarà “Qualcuno” che gli tirerà le orecchie e gli
renderà pane per focaccia! E’ buona norma augurare Buon Anno anche a lui come a
tutti i fratelli del nostro cammino terreno.
L’Anno che verrà avrà tante
prospettive ed altrettante promesse da mantenere; però, poverino da solo non ce
la farà mai se non gli daremo una mano! E’ nel nostro interesse far sì che
fosse ricordato negli annali storici come un Anno meraviglioso al pari degli
altri che hanno segnato la nostra vita. Ognuno sa cosa vuole dall’Anno Nuovo;
io auguro a tutti che i loro desideri si avverino!
Sarebbe una cosa stupenda se
il Capodanno diventasse d’incanto un Capogiorno e che ogni Anno desse una
svolta alla propria vita.
Se abitaste in prossimità della linea dell’equatore
festeggereste due Capodanni; ma, a che pro? Se per raddoppiare i buoni
propositi, sarebbe il massimo, purché sia una promessa sincera e non un doppio
inganno!
Felice e Buon Anno 2020 e Buona Vita a tutti
gli abitanti della terra dallo scrittore Carmine Scavello, che saluta calorosamente ed auspica tanta gioia nel cuore e
nell’anima e la benedizione divina sulle nostre teste.
lunedì 23 dicembre 2019
domenica 15 dicembre 2019
Natale: la letterina al mio papà
Passano i tempi, cambiano le mode, ma la letterina di Natale resiste imperterrita a
durare nel pensiero collettivo della fanciullezza di allora e di sempre. E’ un rito a cui
non sfugge la maggior parte dei bambini in rispetto della tradizione popolare. E’ un
gesto di affetto finalizzato da tempo memorabile per avere dal babbo una mancetta
straordinaria, oltre al regalo di Natale - o di Santa Lucia. C’è tutta una preparazione
accurata per rendere l’evento una felice sorpresa nel pensiero del bambino. Deve
sembrare un segreto che il genitore non deve sapere per non togliere l’atmosfera
calorosa che ruota intorno a quella tradizione radicata. Apparecchiata la tavola, i
bambini pongono con cura la letterina tra il piatto del primo e quello del secondo del
papà; in quella posizione non potrà non attirare la sua attenzione. Infatti, egli si
accorge che c’è qualcosa che non quadra e guarda sotto il piatto del primo per
togliere l’ostacolo, motivo di dubbia instabilità. Grande sorpresa! Scopre che c’è
una lettera indirizzata “Al mio papà”. Dimostrando stupore, egli apre la busta e tira
fuori la letterina; non la legge, facendo finta di essere stanco, così prega il figlioletto
di leggerla lui al suo posto. Il bambino non si aspetta questa mossa imprevista in
quanto è grande l’emozione a leggere quando gli occhi di tutti gli sono puntati
addosso; però, non può tirarsi indietro; è in ballo e deve ballare, anche perché non c’è
una persona volenterosa che legga al suo posto per non rovinare l’effetto psicologico.
Vinto l’impatto emotivo e rischiarata la voce lo scrivente si appresta a leggere la
letterina e si merita, quindi, il doveroso applauso finale. Sembra poco, ma è tanto per
un bambino che si affaccia a relazionarsi col mondo degli adulti ed esprime il suo
primo pensiero augurale scritto. E’ un augurio di benessere e di buona salute
indirizzato al papà, compresa naturalmente tutta la famiglia, in quanto egli
rappresenta un punto fermo, senza togliere nulla alla figura della mamma, che è un
po’ complice di questa sorpresa sceneggiata. La letterina è piena di buoni propositi
e di promesse: essere bravo; impegnarsi a scuola; aiutare in casa; conclude con: Vi
voglio tanto bene! Quelle promesse ricordano Pulcinella; però, in teoria sono fatte col
cuore, anche se la pratica è di tutt’altra natura. Si arriva alla conclusione che tempi
erano, tempi sono e tempi saranno fin quando ci saranno una famiglia e una
maestra che ricorderanno ai bambini di fare questa bellissima esperienza di vita,
che gli adulti hanno fatto prima di loro.
Buon Natale e Buona Vita, nonché Buone Feste dallo scrittore Carmine
Scavello
domenica 1 dicembre 2019
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