sabato 30 maggio 2015

Immortalati i momenti più belli del nostro incontro del 24 maggio 2015


 foto di gruppo: peccato che in tantissimi ormai erano andati via....



Ecco immortalati i saluti e gli arrivi dei bocchiglieresi e degli amici dei bocchiglieresi
che hanno voluto condividere con noi questo bellissimo pomeriggio:
foto prima della Messa






Le foto fatte durante la Santa Messa


foto della Santa Messa 2015






e quelle fatte dopo, godendoci la bravura del coro IL MELOGRANO e condividendo i
tanti dolci portati dalle brave donne bocchiglieresi

foto dopo la Santa Messa

Il messaggio di Don Federico



Potenza, 24 maggio 2015

 

Carissimo don Giuseppe e carissimi amici di Bocchigliero,

purtroppo quest’anno non potrò condividere con voi questo momento di ritrovo e di festa insienme.  Quest’anno ricorre l’anno bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco e le celebrazioni straordinarie per questa ricorrenza hanno riempito il calendario già pieno di suo.

Pur non presente fisicamente il mio pensiero è fisso a voi e vi accompagno con la mia povera preghiera.
Zio Ciccio mi ha tenuto aggiornato passo passo nel processo di organizzazione di questo bell’evento che oggi finalmente si concretizza.
Sentiamoci uniti spiritualmente, vi incoraggio a portare avanti questo raduno annuale perché il ricordo delle proprie origini è espressione dell’attaccamento alla propria terra ed è un modo per sentirsi ancora parte integrante di una comunità, per condividerne la stessa storia, le stesse tradizioni e la stessa identità culturale.

Vi ritrovate insieme in questa domenica in cui si celebra la Pentecoste (almeno secondo il Calendario Romano), ma il 24 maggio tradizionalmente è la festa di Maria Ausiliatrice, la Madonna di Don Bosco. Chiedo al Signore che, per intercessione di Maria Ausiliatrice, vi ricolmi dei suoi santi doni, benedica voi e le vostre famiglie, soprattutto chi vive momenti di prova e di difficoltà.

Un caro saluto a don Giuseppe che non fa mancare mai il suo affetto e un grazie di cuore agli organizzatori che di anno in anno rendono sempre più bella questa festa.
Permettetemi un saluto speciale ai miei parenti e saluto tutti con un arrivederci al prossimo anno

Con cuore orante

                                                                               Don Federico Mingrone SDB

lunedì 25 maggio 2015

XVI Incontro dei bocchiglieresi di Milano: C'ERO ANCH'IO di Carmine Scavello





Milano, 25 maggio 2015

Carissimi,                                                                
anche quest’anno ho partecipato con lo spirito giusto al “XVI° INCONTRO ANNUALE DEI BOCCHIGLIERESI DI MILANO”. Vengo sempre volentieri alla gioiosa manifestazione con la pace nel cuore e la contentezza di incontrare tanti cari e stimati amici, che ricambiano con affetto la mia sincera amicizia. Il gruppo organizzatore, che cito con ammirazione e rispetto (Franco e Maria Caracciolo, Concy Caracciolo e Giovanni Potenza, Tiziana e Francesco Iacovino, Assunta e Mimmo Renzo) sono veramente all’altezza della situazione e lo dico con tutta sincerità ed umiltà; meritano un sentito e urlato grazie, anche se loro si prodigano senza secondi fini. Pensare che sia facile e scontato organizzare l’evento nei minimi particolari lo lascio a chi non è pratico di organizzazioni del genere. Sono certo che la preparazione richiede energie, tempo, pazienza e soprattutto amore per una buona riuscita. Provare per credere! Cosa spinge a tante persone a dire “io c’ero”? E’ l’amore fraterno che si è instaurato nei cuori ricettivi di tanti compaesani ed affiliati! Trovo giusta ed efficace l’affermazione di Don Giuseppe Cersosimo quando afferma che è venuto a Milano a celebrare la Santa Messa nella sua seconda parrocchia, a molti chilometri di distanza. Qui l’amato parroco trova lo stesso affetto dei fedeli lasciati a Bocchigliero: quelli hanno corpo e anima sul posto; questi, invece, sono con un piede a Milano ed uno al paese natio. Don Giuseppe si porta nel cuore al ritorno a casa la consapevolezza della forte unione e della fratellanza consolidata dei secondi parrocchiani, che gli affidano un caro saluto e un dolce bacio alla terra natia. Il nostro caporale, così chiamato Don Giuseppe, ha visto con i suoi occhi tanta accoglienza e gioia di stare insieme; riferirà ai compaesani lo spirito amorevole che lega i fratelli lontani, ma sempre vicini con la mente. La serata è stata allietata dal coro “IL MELOGRANO” che ci ha fatto rivivere momenti struggenti e commoventi; la musica ha la potenza e la facoltà di creare un filo diretto con Dio. Dico un grazie sincero ai coristi che si sono impegnati, dando il massimo delle loro possibilità. Ecco una cosa stonata, che dico sottovoce per una forma di pudore e di rispetto: ho visto pochi figli e nipoti del folto gruppo dei partecipanti! Sarebbe bello che il Signore facesse il miracolo di aiutare le famiglie dei presenti a convincere i giovani a partecipare all’evento. Vorrei dire ai giovani bocchiglieresi che partecipare all’evento non è tempo buttato via, ma impiegato nel nobile scopo di rinsaldare i vincoli di appartenenza al popolo fiero di Bocchigliero. Nelle loro vene scorre quel sangue nobile che alimenta la vita dei loro genitori e dei loro nonni. Vi lascio con l’augurio sincero che possiamo incontrarci a maggio 2016 in piena forma fisica e mentale e con la serenità dei tempi migliori. Vi voglio tanto bene!

Buona vita dallo scrittore Carmine Scavello