La Donna
e la violenza
Donna sei arci ammirevole
in ogni cosa che fai,
nell’operato ci metti
impegno, amore e passione.
Spesso gli uomini ti
fanno promesse da marinai,
invece tu meriti
lealtà, riguardo e considerazione.
Alcuni
con disprezzo ti considerano un oggetto,
con
arroganza ed ipocrisia si sentono superiori.
La
coscienza li comanda ad usare più rispetto,
invece,
essi procurano alla Donna solo dolori.
Mogli o amanti, le
donne non sono una proprietà;
mariti e conviventi
fanno finta di non capire.
La morale impone di
riconoscere loro più dignità;
le donne sono nate per
essere amate e non per servire.
Parlare di
violenza alle donne è una vergogna,
chi si
macchia di ciò è indegno del genere umano.
I
violenti, si sappia, andrebbero messi alla gogna,
cancellati
per sempre da ogni organismo mondano.
Può capitare che due
caratteri siano incompatibili,
per questo un uomo non
può diventare un carnefice.
Il mondo è grande per
ricrearsi condizioni vivibili;
là può costruirsi un
angolo in cui ritorni partecipe.
Nessuno
ha il diritto di sopprimere una vita;
se perisse
una donna la colpa sarebbe più grave.
La donna
quando ama lo fa con gioia infinita,
crea
l’armonia giusta per un rapporto soave.
È triste che gli
appelli cadano sempre nel vuoto;
una donna non si picchia
nemmeno con un fiore.
Ogni uomo abbia il
dovere etico di esserle devoto,
veda la donna come un
dono offerto dal Signore.
Donna,
grazie di esistere!
Carmine Scavello
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