martedì 31 dicembre 2019



Carissimi,       
Vi abbraccio caramente uno per uno e vi auguro una pioggia simbolica e copiosa di auguri, i più grandi che vorreste ricevere. 
L’Anno 2019 ci lascia per sempre e va negli archivi storici; si porta con sé tanti ricordi di ogni genere ed altrettanti momenti particolari da incorniciare o da dimenticare; affidiamo alla storia l’Anno appena trascorso come monito per fare del 2020 un Anno eccellente per gettare solide basi su cui costruire le fondamenta di quello in arrivo e degli altri che seguiranno a ruota.
Impariamo dagli errori del passato che possiamo e dobbiamo migliorarci con la convinzione che abbiamo le capacità di farcela con le nostre forze. 
Usiamo normalmente una piccolissima parte del nostro intelletto; facciamo in modo di attingere l’energia necessaria dalla gran parte restante e inutilizzata. 
Si può? Certo che si può! Basta spremere le meningi nel verso giusto e fare le scelte oculate di non sprecarle per cose inutili, di scarso valore e dannose per noi e per gli altri. 
C’è un segreto? Certo che c’è! Trovatelo! 
Volere è/e potere sono due azioni che non si smentiscono mai! In ogni cosa che facciamo esistono un senso ed una morale: troviamoli e facciamone buon uso e consumo! Cominciamo col piede giusto a migliorare noi stessi nell’ottimismo, nel morale, nella volontà, nella sapienza, nella voglia di vivere e nella speranza che un mondo migliore esiste se ognuno di noi facesse la propria parte con coscienza, buonsenso, amor proprio e senso del dovere. 
Chi devia da questo percorso virtuoso è un nemico del genere umano e se ne assuma le proprie responsabilità! 
Verrà il giorno che capirà che tutti i nodi verranno al pettine e dirà a se stesso che ha sbagliato tutto nella vita, se avrà il coraggio di ammetterlo e di non mentire a se stesso. 
Ci sarà “Qualcuno” che gli tirerà le orecchie e gli renderà pane per focaccia! E’ buona norma augurare Buon Anno anche a lui come a tutti i fratelli del nostro cammino terreno. 
L’Anno che verrà avrà tante prospettive ed altrettante promesse da mantenere; però, poverino da solo non ce la farà mai se non gli daremo una mano! E’ nel nostro interesse far sì che fosse ricordato negli annali storici come un Anno meraviglioso al pari degli altri che hanno segnato la nostra vita. Ognuno sa cosa vuole dall’Anno Nuovo; io auguro a tutti che i loro desideri si avverino! 
Sarebbe una cosa stupenda se il Capodanno diventasse d’incanto un Capogiorno e che ogni Anno desse una svolta alla propria vita. 
Se abitaste in prossimità della linea dell’equatore festeggereste due Capodanni; ma, a che pro? Se per raddoppiare i buoni propositi, sarebbe il massimo, purché sia una promessa sincera e non un doppio inganno!

Felice e Buon Anno 2020 e Buona Vita a tutti gli abitanti della terra dallo scrittore Carmine Scavello, che saluta calorosamente ed auspica tanta gioia nel cuore e nell’anima e la benedizione divina sulle nostre teste.

lunedì 23 dicembre 2019


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I più sinceri auguri a tutti per le prossime festività che ci condurranno all'inizio di un nuovo decennio.

Questi momenti spirituali e conviviali rechino gioia, 
pace e serenità a ciascuno di noi.




domenica 15 dicembre 2019

Natale: la letterina al mio papà




Passano i tempi, cambiano le mode, ma la letterina di Natale resiste imperterrita a
durare nel pensiero collettivo della fanciullezza di allora e di sempre. E’ un rito a cui
non sfugge la maggior parte dei bambini in rispetto della tradizione popolare. E’ un
gesto di affetto finalizzato da tempo memorabile per avere dal babbo una mancetta
straordinaria, oltre al regalo di Natale - o di Santa Lucia. C’è tutta una preparazione
accurata per rendere l’evento una felice sorpresa nel pensiero del bambino. Deve
sembrare un segreto che il genitore non deve sapere per non togliere l’atmosfera
calorosa che ruota intorno a quella tradizione radicata. Apparecchiata la tavola, i
bambini pongono con cura la letterina tra il piatto del primo e quello del secondo del
papà; in quella posizione non potrà non attirare la sua attenzione. Infatti, egli si
accorge che c’è qualcosa che non quadra e guarda sotto il piatto del primo per
togliere l’ostacolo, motivo di dubbia instabilità. Grande sorpresa! Scopre che c’è
una lettera indirizzata “Al mio papà”. Dimostrando stupore, egli apre la busta e tira
fuori la letterina; non la legge, facendo finta di essere stanco, così prega il figlioletto
di leggerla lui al suo posto. Il bambino non si aspetta questa mossa imprevista in
quanto è grande l’emozione a leggere quando gli occhi di tutti gli sono puntati
addosso; però, non può tirarsi indietro; è in ballo e deve ballare, anche perché non c’è
una persona volenterosa che legga al suo posto per non rovinare l’effetto psicologico.
Vinto l’impatto emotivo e rischiarata la voce lo scrivente si appresta a leggere la
letterina e si merita, quindi, il doveroso applauso finale. Sembra poco, ma è tanto per
un bambino che si affaccia a relazionarsi col mondo degli adulti ed esprime il suo
primo pensiero augurale scritto. E’ un augurio di benessere e di buona salute
indirizzato al papà, compresa naturalmente tutta la famiglia, in quanto egli
rappresenta un punto fermo, senza togliere nulla alla figura della mamma, che è un
po’ complice di questa sorpresa sceneggiata. La letterina è piena di buoni propositi
e di promesse: essere bravo; impegnarsi a scuola; aiutare in casa; conclude con: Vi
voglio tanto bene! Quelle promesse ricordano Pulcinella; però, in teoria sono fatte col
cuore, anche se la pratica è di tutt’altra natura. Si arriva alla conclusione che tempi
erano, tempi sono e tempi saranno fin quando ci saranno una famiglia e una
maestra che ricorderanno ai bambini di fare questa bellissima esperienza di vita,
che gli adulti hanno fatto prima di loro.

Buon Natale e Buona Vita, nonché Buone Feste dallo scrittore Carmine
Scavello

domenica 1 dicembre 2019