Quindi, così come l'ho ricevuta, la copio per voi tutti. Domani inserirò anche le foto fatte.
Un grazie di cuore a Carmine che ha colto nel nostro incontro di oggi il vero motivo di tanto impegno.
Incontro dei Bocchiglieresi
Otto dicembre duemilaundici
Via Cadamosto 2/a Milano
Sono
un terravecchiese trapiantato nel milanese che ha avuto l’onore di partecipare
alla vostra splendida festa. Si è respirata un’aria pulita di amicizia e del
senso dell’appartenenza. Tanta brava gente, circa un centinaio, è venuta con
l’intento di trascorrere un buon pomeriggio in mezzo a persone simpatiche ed
affabili; ha voluto sentire il profumo di quelle radici che non si sono mai
asciugate. Fin quando la terra natale non viene dimenticata il tempo non scorre
mai invano. Ritrovarsi due volte all’anno riempie il cuore di gioia di coloro
che non dimenticano le proprie origini. Noi emigrati, in pratica, siamo legati
a due regioni: la Calabria che ci ha visto nascere e la Lombardia che ci ha
accolto a braccia aperte, come una seconda mamma; non dico matrigna perché
sarebbe come sputare nel piatto dove mangiamo. Non posso non parlare del sig
Francesco Caracciolo che è stato l’ideatore della festa fin dagli albori; l’ha
voluta ardentemente, l’ha plasmata ed ora che ha attecchito tra i
Bocchiglieresi emigrati la presenta con orgoglio come una sua creatura. Il mio
sesto senso mi dice che egli caparbiamente ha creduto in questo progetto per
far sentire i concittadini lontani come un’entità che può convivere
tranquillamente fuori dei confini del paese e sentirsi conseguentemente vicina
alla realtà lasciata. Un Uomo così merita tutto il nostro rispetto e la
riconoscenza della sua tenacia; se non c’è una persona capace, convinta e
concreta che organizza si finirebbe a pensare come ad una chiesa con cinquanta
sacrestani; l’esperienza di vita mi dice che quella chiesa con cinquanta
sacrestani sarebbe sempre sporca. Il nostro Francesco si è commosso quando ha
aperto ufficialmente la festa; la sua commozione condivisibile è dovuta al
sentimento di amicizia e di affetto che ha preso il sopravvento sulla
razionalità; dico con schiettezza che mi sarei meravigliato del contrario. Ha
visto intorno a sé tanti amici di sempre più qualche faccia nuova ed ha capito
che la sua iniziativa dà i frutti sperati. Pochi ma buoni è il suo motto, ma se
siamo in tanti buoni è tutto di guadagnato. L’otto dicembre è il giorno
speciale che l’amico Francesco ha scelto per il secondo incontro annuale: si
festeggia Santa Immacolata così l’anno si chiude sotto la protezione della
Madonna. Questa data, non scelta a caso, è il momento propizio di fare gli
auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, così prende due piccioni con una
fava; inoltre fa gli auguri al suo braccio destro: la figlia Concetta. Che devo
dire di Concetta? E’ una buona e allegra padrona di casa, che ha organizzato
nei minimi particolari l’incontro; dà tutta la sua disponibilità e mette a
proprio agio gli ospiti che intervengono. Naturalmente abbiamo pranzato in una
sala tutta per noi, allegramente addobbata, con un servizio celere, pronto a
soddisfare qualunque bis di portata. Un “piano bar” ha allietato il pomeriggio
danzante per farci stare in allegria. Il prossimo incontro, se Dio vorrà, sarà
la quarta domenica di maggio presso la chiesa dei Santi Re Magi a Crescenzago;
in tale occasione verrà direttamente da Bocchigliero il parroco per celebrare
la Santa Messa; seguirà rinfresco ed eventuale cena.
Un abbraccio fraterno Carmine Scavello
via Don Sturzo, 10/C – Cernusco S/N
1 commento:
GRAZIE Carmine per queste meravigliose parole!!! sei tu che commuovi il lettore in questo momento, con quanto hai scritto...
Posta un commento