lunedì 1 giugno 2009
Litania sul prete
Ho ritrovato in una borsetta estiva che non utilizzavo dall'anno scorso, un foglio che avevo preso nella Cappella dell'aeroporto di Linate, in attesa del volo che mi avrebbe portata nella mia amata Calabria per le vacanze- Erano diversi i fogli che si potevano prendere, a disposizione dei fedeli, ma questo mi attirò moltissimo per il suo titolo "LITANIA DEI PRETI". Lo lessi e mi colpirono le verità raccontate, tanto da decidere di prenderlo e portarlo con me. Già a molti ho fatto leggere questo scritto a Bocchigliero, in piazza, durante la festa di San Rocco, affinchè riflettesero, ma voglio trascriverla qui, perchè possa essere condivisa da altre persone.
Ecco la LITANIA DEL PRETE:
Per alcuni è un solitario egoista;
per altri è l'uomo di tutti e altruista.
Alcuni lo benedicono, altri lo maledicono;
tutti pretendono di giudicarlo.
Se parla con i ricchi, è un capitalista;
se sta con i poveri è un comunista.
Se ha un volto gioviale, è un gaudente;
se è pensoso e serio, è un eterno insoddisfatto.
Se è bello: "perchè non si è sposato?"
Se è brutto: "nessuno l'ha voluto".
Se va al bar, è un beone;
se sta a casa, è un fannullone.
Se è grasso, non si lascia mancare niente;
se è magro, è un avaro sicuramente.
Se va in clergyman, è un uomo di mondo;
se veste la tonaca, è un conservatore.
Se predica più di dieci minuti, non finisce mai;
se resta breve, non sa dire proprio niente.
Se ha i capelli lunghi, è un constestatore;
se ha i capelli corti è un sorpassato.
Se dice quello che pensa, non è diplomatico;
se fa quel che dice, non è un politico.
Se battezza e sposa tutti, strapazza i Sacramenti;
se è piuttosto esigente, allontana la gente.
Se fa visite ai parrocchiani, non è mai in casa;
se sta in Chiesa, non si interessa mai di nessuno.
Se visita i reparti, non è mai in ufficio;
se sta in ufficio, non visita mai i reparti.
Se non organizza le feste, non si fa mai nulla;
se fa dei lavori, butta via i soldi.
Se parla di contemplazione, è un astratto;
se parla di problemi pratici è un materialista.
Se ha il Consiglio Pastorale, si lascia menare per il naso da tutti;
se non lo ha, è un prete autoritario.
Se cita il Concilio, è un prete troppo moderno;
se parla di catechismo è un prete ancora tridentino.
Se è giovane, non ha esperienza;
se è anziano, farebbe bene ad andare in pensione.
Ma se non ci fosse.......come faremmo???
Meditate gente, meditate!
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