sabato 31 marzo 2018

Buona Pasqua da Carmine Scavello


“Essere felici come una Pasqua” è un modo di dire di lunga data; ormai è assimilato nel nostro pensiero collettivo come forma augurale. Il mio auspicio sincero e caloroso è che fosse trasformato in un “modo di essere” affinché porti la speranza nei cuori e faccia ritrovare il sorriso a tutti e in particolar modo a chi l’ha perso da tempo. Pasqua non è un giorno qualunque o una festa come un’altra, ma è un momento di gioia per rinascere a nuova vita. Il suo simbolo per eccellenza, l’uovo, significa vita, perché ogni essere vivente animale ha origine da un uovo. In pratica, che il genitore sia animale oviparo, ovoviviparo o viviparo tutti i nascituri sono generati da un uovo. Vi invito con la fantasia di immaginare di ricevere un grande uovo come dono e che in quest’uovo ci sia una bella sorpresa tutta per voi. Vi do la facoltà di metterci dentro tutti desideri, i sogni, i progetti e le aspettative che desiderate dalla vita e che questi siano trasformati in splendide realtà. Poi, riceventi apritelo e vedrete spuntare dall’uovo una luce speciale e beneaugurante che vi faccia brillare gli occhi di gioia per la realizzazione dei vostri auspici. Ecco, questo è l’augurio che ognuno di noi si aspetta dalla Pasqua: una sorpresa di amore, di pace, di serenità per vivere nella contentezza tutti gli altri giorni della nostra vita che il destino ci ha riservato. Immaginate di trovare anche in quell’uovo un giornale in cui sia scritto a caratteri cubitali che la bandiera arcobaleno della pace sventoli su tutti i campi di battaglia per dire che la parola guerra sia cancellata da tutti i vocabolari e sostituita dal vocabolo pace; che le bocche dei cannoni siano trasformati in vasi per fiori; che tutte le armi da mortali diventino giocattoli per sparare a salve in segno di giubilo come si fa a Capodanno o nelle feste di paese. Fantasticate che quel giorno sia l’Anno Zero per costruire un mondo migliore in cui gli uomini pensino a costruire ponti e non muri; che le mani stringano altre mani in segno di amicizia e di fratellanza; che ci sia benessere per tutti e non per pochi; che carestie, pestilenze a catastrofi siano termini sconosciuti a parole e nei fatti. E’ impossibile, direte, un mondo così! E se dessi una bacchetta magica ad ognuno di voi da usare una sola volta, come l’utilizzereste? Così vi metterei in crisi: pensereste solo a voi stessi o all’intera umanità? Scherzavo, vi do altre tre possibilità per togliervi dall’imbarazzo della scelta. Tornando alla realtà, la Pasqua significa letteralmente passaggio da una vita disordinata a un’ordinata; da una egoistica a una altruistica; da una vendicativa a una pacifistica; insomma da una vita vecchia di concetti e preconcetti a una nuova con buoni propositi e cambiamenti in meglio per poter dire: oggi a Pasqua mi sento uomo, o donna, nuovo in tutti sensi per poter dire Pace e Amore in tutte le lingue e in tutte le salse. Non dimenticate mai la parola perdono!!!

 Carmine Scavello augura felice e buona Pasqua

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