Ciao a tutti!
Mi rivolgo a voi in maniera diretta ed informale come amico e fratello.
Abbiamo appreso pochi giorni fa che Alelie Lea, la cugina di Glenda (la mia fidanzata), ha urgente bisogno di sottoporsi ad un delicato ed inevitabile intervento al cuore che le salverebbe la vita.
Alelie presenta infatti un difetto del setto atriale (atrial septal defect), vive nelle Filippine, ha 20 anni, combatte con questa sua malformazione cardiaca dalla nascita ed adesso il necessario intervento chirurgico per risolvere il problema, più volte posticipato, non può essere ulteriormente rimandato.
Un difetto del setto atriale è un foro nelle pareti tra le due camere superiori del cuore. La condizione è presente dalla nascita (congenita). In generale piccoli difetti del setto atriale possono chiudersi da soli durante l’infanzia, viceversa difetti atriali grandi e di lunga data del setto possono danneggiare il cuore ed i polmoni.
Un adulto che ha avuto un difetto del setto atriale asintomatico e non curato per decenni può avere una durata di vita ridotta a causa di sopraggiunta insufficienza cardiaca o di alta pressione sanguigna nei polmoni. La chirurgia è spesso l'unica soluzione per riparare i difetti del setto atriale e prevenire così le complicanze.
Molti bambini nati con difetti del setto interatriale non hanno segni o sintomi associati. Negli adulti, segni o sintomi di solito iniziano prima dei 30 anni, ma in alcuni casi, i segni ed i sintomi possono non verificarsi anche fino a decenni più tardi.
Purtroppo questa malformazione non consente ad Alelie di vivere pienamente la sua vita, limitandola in molte delle attività che per noi rappresentano la normalità.
Ho conosciuto Alelie pochi mesi fa, durante il mio viaggio nelle Filippine e, osservandola attentamente, mi son reso conto di quanto il solo camminare o il solo parlare le costasse fatica.
È una ragazza dolcissima e sensibile come solo le persone malate possono essere, capace di trasmettere con un solo sguardo la sua gioia e la sua voglia di vivere.
Purtroppo, in questi ultimi mesi, la situazione si è aggravata ulteriormente e la famiglia si è vista costretta ad accelerare le pratiche per la sua operazione.
In Filippine, come in molti paesi poveri, non esiste alcuna forma di assistenza medica pubblica e le famiglie devono accollarsi l’onere delle spese ospedaliere e dei farmaci.
Abbiamo già iniziato una raccolta fondi fra i parenti in Italia ma, ci rendiamo conto che l’onere da sostenere è molto elevato, circa 10.000 euro ovvero 542.805,00 PHP (oggi).
Quello che vi chiedo è un piccolo contributo con il quale potremmo, almeno in parte, aiutare la famiglia a sostenere le spese dell’intervento e le cure successive.
Ogni vostro contributo, piccolo e generoso, è per noi un dono prezioso.
L’operazione non è stata ancora programmata in quanto non disponiamo dei fondi richiesti, da versare alla struttura ospedaliera dove verrà effettuato l’intervento. I tempi sono stretti e ci auguriamo di poter raggiungere la cifra quanto prima.
Vi ringrazio, anche a nome della famiglia di Alelie e di Alelie stessa, per la vostra generosità e il vostro sostegno senza il quale non potremmo ridare speranza ad una giovane vita.
Con profonda amicizia
Egidio & Glenda
P.S. Le donazioni possono essere effettuate sul C/C IBAN IT70M0316501600000011430643
- Intestato a Romano Egidio causale “Un aiuto per Alelie”
- Oppure Direttamente, contattandomi all’indirizzo: egidioromano@gmail.com