giovedì 29 maggio 2025

Incontro dei bocchiglieresi 2025 a Milano

Nell'antichissima chiesa milanese del Fopponino di Porta Vercellina, dedicata ai Santi Giovanni Battista e Carlo Borromeo, è stata celebrata da Padre Onofrio, parroco di Bocchiglioero, e Don Serafino Marazzini, parroco della chiesa che ci ha ospitati, la Santa Messa per i bocchiglieresi che vivono in Lombardia... e non solo.
Questo incontro, fortemente voluto da mio papà e mia mamma, è sempre un momento di profonda comunione e di grazia che nutre la nostra fede e rafforza i legami spirituali che ci uniscono ed è per questo che, con grande gioia e riconoscenza, vogliamo ringraziare Padre Onofrio per il dono prezioso della sua presenza tra noi anche quest'anno. La sua vicinanza e la testimonianza attraverso le sue parole ci hanno rinnovato l'energia necessaria per non stancarci mai di organizzare questo incontro che rafforza il nostro senso di comunità. Il nostro grazie di cuore va anche a Don Serafino Marazzini, parroco della bellissima parrocchia San Francesco d'Assisi al Fopponino, per l'accoglienza fraterna e generosa che ci ha riservato. Il suo spirito di ospitalità e la sua consueta disponibilità sono per noi segni concreti della comunione che unisce lui a noi bocchiglieresi. Sempre accanto alla nostra famiglia e a noi bocchiglieresi durante le fasi più importanti dei nostri incontri (era stato lui ad accompagnari e farci accogliere dal Cardinale Scola con la banda di Bocchigliero) Lo ringraziamo anche per averci fatto conoscere approfonditamente la storia di questa antica chiesa milanese che ci ha accolto e della Chiesa grande della parrocchia progettata e costruita dal grande architetto Gio Ponti.
Desidero esprimere a nome di tutti un sincero e sentito grazie al Coro Santa Felicita di Casatenovo per la preziosa animazione durante la celebrazione di questa Santa Messa. I loro canti in polifonia, eseguiti con le loro splendide voci, hanno aiutato ad elevare i cuori alla preghiera, creando un'atmosfera di gioia e lode solenne. La loro presenza è sempre un dono per la nostra comunità.
Un grande ringraziamento anche a tutti coloro che sono intervenuti, non solo da Milano e provincia ma anche da Pavia e Modena, che hanno trovato il tempo di esserci. Grazie a tutti coloro che hanno arricchito il buffet per la nostra festa, portando bibite, torte e dolci di vario genere apprezzati da tutti.
Arrivederci all'anno prossimo!!

lunedì 31 marzo 2025

martedì 17 dicembre 2024

Buone feste a tutti

 

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venerdì 15 novembre 2024

Fai buon viaggio cara zia Lina

 Ieri con immenso dispiacere ci ha lasciati la zia Lina, sorella minore della mia mamma.

Aveva solo 79 anni. In molti la ricorderanno quando a Bocchigliero, con le sue amate "discipule", cuciva i vestiti a donne e bambine.

Si era poi sposata con Franco Funaro e si erano trasferiti prima in Germania (dove era nato l'amato figlio Pasqualino) e poi a Milano in cui vivono adesso le sue figlie Catia, con il marito Giuseppe e il figlio Riccardo, e Fernanda con il marito Rosario.

La sua troppo precoce scomparsa, difficile da accettare,  lascia  in tutti  noi un immenso dolore.


Riposa in pace cara zia Lina 






mercoledì 7 agosto 2024

lunedì 1 luglio 2024

 


martedì 28 maggio 2024

22mo incontro dei bocchiglieresi a Milano 26 maggio 2024




22mo incontro dei Bocchiglieresi a Milano con la celebrazione della Santa Messa a ricordo di papà Francesco Caracciolo e di tutti coloro che ci hanno lasciato e che
avevano partecipato ai nostri numerosi incontri.
Hanno celebrato la Santa Messa il parroco di Bocchigliero Padre Onofrio Farinola e don Serafino Marazzini, nostro amico da sempre e "prete Bocchiglierese ad honorem " parroco della Chiesa San Francesco D'Assisi a Milano.

Padre Onofrio Farinola e don Serafino Marazzini

A loro il nostro infinito ringraziamento per il profondo momento di fede che ci hanno fatto vivere.
E grazie a tutti coloro che sono intervenuti e arrivati anche da molto lontano.



Per vedere altre foto, cliccare sul link qui sotto:

Lettera ai bocchiglieresi a Milano presenti alla Messa di domenica 26 maggio 2024



 Carissimi amici,

quest’anno il nostro incontro ha due volti: uno triste e l’altro allegro. Triste perché, in questi anni trascorsi, qualcuno dei tantissimi partecipanti storici e fedeli è salito in Cielo alla Casa del Padre. Io personalmente - nei panni di Terravecchiese e Bocchiglierese di adozione – conosco pochissimi vostri compaesani saliti in cielo e mi scuso per non essere informato, in quanto forestiero, e non aver fatto le doverose condoglianze alle famiglie di appartenenza.

     Comunque, unisco la mia preghiera di suffragio a quella dei loro congiunti, presenti e assenti all’evento, perché quelle care persone possano continuare a vivere nella memoria collettiva. Voglio anche ricordare - per un gesto puramente affettivo diretto - il nostro comune amico Francesco Caracciolo, conosciuto come Franco e zio Ciccio, che mi ha introdotto nel vostro gruppo: mi ha accolto come un fratello e io gli ho voluto sempre un bene condiviso.

     Mi ha invitato tutte le volte ai raduni e ogni volta capivo che lui organizzava questa giornata con amore, passione e spirito di appartenenza. Un giorno a casa sua mi ha mostrato un quaderno su cui annotava indirizzi e numeri di telefono dei compaesani residenti a Milano e dintorni. Li invitava personalmente ai raduni e si sincerava del loro stato di salute.

     Fra me e me pensavo – sbagliando - che se avesse mollato lui il “giocattolo” si sarebbe rotto; ma, il mio pensiero veniva puntualmente smentito dal suo entusiasmo e dalla carica esplosiva, che dedicava con anima e corpo alla riuscita di ogni incontro, organizzato nei minimi particolari.

     Ora anche lui e tutti coloro che l’hanno preceduto nel nostro comune viaggio terreno sono e saranno sempre presenti spiritualmente tra di noi. Cosicché, Francesco Caracciolo ha lasciato il testimone in buone mani: la moglie e i figli continueranno, con lo stesso spirito fervente e immutato entusiasmo, a organizzare gli eventi futuri. A pensarci bene ventidue anni sono volati in un baleno, però, la partecipazione attiva e il clima festaiolo non hanno perso lo smalto dei primi tempi.

     Passo al volto allegro dell’incontro. Nel corso di questi lunghi anni ho visto e rivisto tante facce vecchie – nel senso di presenza e non in modo offensivo riferito alla età longeva – e nel contempo altre facce nuove si sono aggiunte al gruppo per rinvigorirlo. A questo proposito, sensibilizzo i genitori a portare con loro al raduno i propri figli e nipoti per farli entrare a far parte, fin da adesso, della comunità dei Bocchiglieresi a Milano. C’è bisogno dei giovani per dare un futuro all’iniziativa, pertanto l’invito è rivolto a tutte le persone di buona volontà a cui sta a cuore la Comunità dei Bocchiglieresi a Milano.

     In apparenza sembra che si facciano le stesse cose, però, ci sono sempre delle piccole variazioni: si cambia la chiesa che ci ospita, ci sono nuovi aderenti e magari la presenza di qualche autorità ecclesiastica. Quello che non cambia mai nel tempo è lo spirito partecipativo; pertanto, faccio i doverosi complimenti a coloro che non sono mai mancati a un appuntamento. Chi è impossibilitato a venire per motivi urgenti e problemi di salute è giustificato; gli altri che sono assenti per negligenza, malavoglia e superficialità no. Se una cosa si vuole, una strada si trova; se una cosa non si vuole, mille scuse si inventano.

     Che dire, poi, del clima festaiolo che si respira: sorrisi, abbracci, saluti calorosi e complimenti abbondano. La presenza di Padre Onofrio Farinola porta i saluti di tutti i compaesani rimasti a Bocchigliero e celebra la Santa Messa, mettendo in evidenza sull’altare le immagini sacre della Madonna di Jesu e di San Rocco. Alla fine della Santa Messa il pane benedetto è offerto ai presenti come simbolo cristiano.

    Ah, una nota importante: Padre Onofrio nella predica ha parlato della Santissima Trinità formata da tre Soggetti Divini distinti e separati e rappresentati da un’unica Entità Celeste. Perché ha detto ciò? Guardando in volto i fedeli da detto testuali parole: voi siete tanti e diversi uno dall’altro, però siete uniti sotto uno stesso nome che è la vostra comunità che vi rappresenta e parla con una voce sola.

 Saluto tutti caramente e, come sempre, auguro buona, lunga e serena vita. 

 Carmine Scavello.