bocchiglieresi... fore e a ruga: Giornata nazionale del dialetto

Consegna e benedizione I premio riffa di San Rocco 2010

Come già in molti sapranno , quest'anno il primo premio della riffa di San Rocco è stato vinto da mia sorella Adriana, da tutti conosciuti come Katia. Il biglietto era abbinato all'estrazione del Superenalotto del 26 agosto: il primo numero, corrispondente al blocchetto, (37) sulla ruota di Roma e l'altro, corrispondente al numero di biglietto, (48) sulla ruota di Napoli.

Non potete immaginare lo stupore nel ricevere la notizia della vincita direttamente da don Agostino e, per conferma, dal carabiniere Alessandro dal comando dei carabinieri di Bocchigliero.

Tutta la famiglia ha dovuto rimandare, con immensa felicità direi, la partenza ormai prossima per il ritorno a casa a Monza, dove vivono, per andare a ritirare il premio inaspettato.

Dopo la Santa Messa, nella nostra piazza, Don Agostino ha benedetto l'auto e dopo qualche foto insieme alla commissione feste hanno brindato e festeggiato con amici e parenti.

Mi hanno inviato finalmente le foto che ritraggono quei momenti e ve le allego sotto.

Grazie don Federico!! grazie a tutti...

Grazie Don Federico per la tua presenza e per le riflessioni che ci hai proposto ieri.

È stato un incontro ricco di una particolare atmosfera: sarà stata la pioggia, benedizione del cielo, come hai detto tu, che abbiamo accolto comunque con gioia..... Saranno state le note melodiose intonate dalle Calychantus... che hanno fatto da colonna sonora al nostro incontro..... Sarà stata la commovente presenza di tanti amici venuti anche da lontano nonostante il tempaccio....

Sarà che ancora una volta ne è valsa la pena!! perchè, come ha detto don Federico, è stato bello fare Comunione intorno alla Parola del Signore, alla Mensa dell'Altare e poi alla mensa preparata dalle nostre donne bocchiglieresi che ci hanno fatto gustare soprattutto tanti dolci di ogni tipo.

Ancora una volta le emozioni provate ci confermano che a questo incontro non possiamo e non dobbiamo rinunciare mai.

Ci lasciamo quest'anno con una promessa fatta a Don Federico: quella di coinvolgere i nostri giovani affinchè questa bella tradizione sia portata avanti per molti e molti anni ancora.

Grazie ancora! e grazie a Franco, Tiziana, Mimmo e Assunta che insieme ai miei genitori credono fortemente in questo incontro e contribuiscono alla sua realizzazione.

Concy

Grazie!

25 maggio 2015

Grazie don Giuseppe Cersosimo per le belle parole che ci hai rivolto ieri e che sono arrivare dritte al cuore di tutti. È stato un incontro ricco di gioia e di "sentimento" (uso questo importante termine sul quale tanto ci hai fatto riflettere ieri). Le emozioni provate ci confermano che a questo incontro non possiamo e non dobbiamo rinunciare mai. Grazie a tutti coloro che hanno condiviso questo "cenacolo" di preghiera venendo anche da lontano e soprattutto grazie al Signore che ci ha radunato ancora una volta attorno alla Sua Mensa

Il Paese nel Cuore

Quando mia moglie mi ha chiesto se le davo una mano nel raccontare quanto avvenuto la sera appena trascorsa, mi sono sentito come pervaso da un forte tremito. Mi ero appena svegliato e già sentivo una strana ed innaturale, per me, voglia di raccontare.

Che meraviglioso Architetto abbiamo intorno a noi! Chi avrebbe mai immaginato che ieri sera avrei sentito la gioia dei ricordi! Momenti trascorsi senza una guida apparente o qualche consiglio adulto. Racchiusi in quell' angolo di v.le Montenero a Milano si stava giornate intere ad esercitare il braccio su candide tele, dalle quali si toglieva la bianca vernice e con sicuri colpi di pennello si rappresentava l’immagine che avevamo in mente. Ricordo, come se fosse ieri, l’affiatamento che c‘era, soprattutto con Rocco. Parlavamo tanto di cose, dei nostri luoghi d’origine.... e quando non volevi farti capire da Rocco parlavi in bocchiglierese.

E’ da lì che il grande disegno del nostro Architetto, appare più chiaro. Noi però non ne siamo consapevoli se non col senno del poi.

Onore a te, umile ragazzo di Bocchigliero e lode al Signore, artefice dei suggerimenti che giorno dopo giorno ti suggerisce. Quello che fai, devo dire, in ogni angolo del mondo (mi è venuto in mente Garibaldi), mi ha impressionato. Che dire al Franco Santoro di oggi ex chiassoso bambino che giocava a pallone nelle vinelle di Bocchigliero? Bravo Franco, ma soprattutto grazie. Grazie per quello che fai, grazie per quello che dici, grazie per quello che mi hai insegnato, grazie per la tua grande umiltà.

Ieri sera ho imparato che ci sono molti modi di pregare, il tuo mi è molto piaciuto.

Giovanni

bocchiglieresi... fore e a ruga

martedì 17 gennaio 2017

Giornata nazionale del dialetto

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