giovedì 23 aprile 2015

XVI INCONTRO DEI BOCCHIGLIERESI DI MILANO



                
Domenica 24  Maggio 2015  

Chiesa dei Santi Re Magi – 
Milano

    
diceva di noi Padre Massimo Zumpano:

“L’INCONTRO ANNUALE DEI BOCCHIGLIERESI DI MILANO E’ MOTIVO PER FARCI SENTIRE
SEMPRE  PIU’ INSIEME E PIU’ UNITI NEL RICORDO DEL NOSTRO PAESE D’ORIGINE”

Carissimi Compaesani ed Amici,

siamo giunti alla sedicesima Festa dei Bocchiglieresi  di Milano e ci ritroveremo tutti insieme, adulti e giovanissimi, nel giorno di Pentecoste per ringraziare il Signore ed adorarLo perché grande è la Sua  Misericordia.

Come l’anno scorso, anche quest’anno, verrà appositamente da Bocchigliero il nostro Parroco Don Giuseppe Cersosimo a celebrare la Santa Messa e a pregare per noi e con noi. Don Federico Mingrone, in questa occasione, non potrà condividere con noi questi momenti di gioia, perché impegnato nei festeggiamenti Salesiani per il  BICENTENARIO DELLA NASCITA DI DON BOSCO,  ma ci ha assicurato che sarà con noi con le sue preghiere.

Ad animare la Santa Messa ci sarà il coro “IL MELOGRANO” che con i loro canti religiosi e popolari, certamente lascerà nei nostri cuori  ricordi di gioia per la bella giornata che vivremo insieme in allegria.

Come sempre raccomandiamo vivamente a tutti gli amici Bocchiglieresi di fare - passaparola - a parenti e conoscenti, in modo da essere tutti presenti e numerosi, anche per scambiarci saluti di amicizia fraterna.

Un caro saluto affettuoso a tutti voi con un arrivederci al 24 maggio alle ore 17 nella storica Chiesa dei S. Re Magi.


                             per il Parroco di Bocchigliero Don Giuseppe Cersosimo
                                                                                   Franco e Maria Caracciolo



PROGRAMMA DELL’ INCONTRO DI DOMENICA 24 MAGGIO 2015:

  •  Ore 17,00 ci ritroviamo tutti insieme nella Chiesa dei Santi Re Magi per accogliere il Parroco Don Giuseppe; in Via Palmanova , n. 133 -  angolo via Regina Teodolinda - MILANO da Loreto e dalla Gobba metropolitana linea 2 verde – fermata Cimiano                 
  • Ore 18,00  Santa Messa  presieduta dal nostro Parroco Don Giuseppe        
  • Canti  eseguiti dal coro “Il Melograno”;
  • Subito dopo,  fotografie di Gruppo con gli adulti e con i giovani;
  • Momento di Agape fraterna e Buffet per condividere le prelibatezze preparate dalle brave donne        bocchiglieresi 

lunedì 6 aprile 2015

sabato 4 aprile 2015

Buona Pasqua da Carmine Scavello



Carissime/i,
La Pasqua festeggia il ritorno alla vita! La Luce si riprende la rivincita sul buio; ci manda il messaggio di speranza di non perdere mai il senso della giustizia. Tanti innocenti portano la loro croce nell’indifferenza generale; l’esempio di Ponzio Pilato ha fatto strada; chi dovrebbe vedere ed operare fa finta di non vedere; chi dovrebbe ascoltare fa finta di essere sordo; diminuiscono le mani sensibili e caritatevoli, pronte a donare, ed aumentano, invece, quelle che invocano aiuto senza risposta. Ciò che l’uomo distrugge, l’Onnipotente lo ricostruisce meglio di prima, perché così è scritto nei Sacri Testi. Un Uomo innocente viene condannato a morte da una folla inferocita e pilotata; viene condotto alla presenza di colui che potrebbe decidere la sua sorte; la risposta è quella di lasciare decidere la folla, lavandosene platealmente le mani. Pensò che un suo gesto di buonismo sarebbe stato visto come un segnale di debolezza, perciò girò la testa simbolicamente dall’altra parte in ossequio al detto: occhio non vede, cuore non duole! Di personaggi equivoci come “Ponzio Pilato” ne è pieno il mondo; vivono in ogni comunità ed indossano la maschera per nascondere ciò che il cuore vorrebbe mostrare per essere a posto con la propria coscienza. Il mistero della morte si trasforma in Resurrezione; è uno dei dogma che si accettano a scatola chiusa; non si possono spiegare. Credere o non credere! Non ci sono alternative. Resurrezione vuol dire ritorno alla vita dopo la morte, perciò la Pasqua rappresenta la vita. Il suo simbolo per eccellenza è l’uovo, sebbene la colomba bianca e l’agnello non siano da meno. L’uovo si riconduce alla vita; ogni essere vivente del regno animale nasce da un uovo, o ovolo come suol dirsi. La colomba e l’agnello sono riconducibili all’innocenza, all’immagine senza peccato; il loro colore bianco è indice di purezza e di candore. Ma perché l’uovo? Mi ritorna alla mente una storiella,  direi meglio un’antica leggenda, che sentii raccontare da piccolo dal mio maestro. Egli non svelò la provenienza di come ne venne informato, ma la spiegò talmente bene da farla apparire un fatto vero. La fiducia in quell’uomo era smisurata; cercava in ogni circostanza di colmare le lacune culturali con esempi pratici e credibili. Una delle tre Donne dal ritorno dal sepolcro di Gesù, che trovarono vuoto, corse a riferire ansimante l’accaduto ai discepoli, che erano riuniti in una casa. San Pietro, alquanto scettico, guardò la Donna e le disse: crederò alle tue parole solamente se le uova contenute nella cesta, che vedi laggiù nell’angolo della casa, diventeranno rosse a conferma della tua verità; non aspetto nessun miracolo, ma una prova tangibile. L’ebbe all’istante, raccontò il maestro; le uova della cesta divennero rosse veramente e la donna fu creduta. Forse per quel fatto, le uova di Pasqua furono in seguito colorate in segno di credenza. Ognuno sa dove cercare la verità: vive dentro nel profondo dell’anima!
Buona Pasqua, come meglio credete, Carmine Scavello