martedì 28 maggio 2013

Il nostro incontro del 26 maggio ...raccontato da Carmine Scavello e il messaggio di Don Federico


Carissimi amici, 
per la seconda volta consecutiva ho partecipato con entusiasmo sincero al consueto raduno annuale di maggio. 
Mi sono sentito immensamente felice di parteciparvi con puntualità in quanto considero l’evento un appuntamento sentito e irrinunciabile. 
Rivedere tante facce amiche e simpatiche, dopo mesi o un anno intero, infonde sempre enorme piacere. 
Sono stati dispensati tanti sorrisi spontanei e leali, non di facciata, come ai vecchi tempi; l’appartenenza attiva ad un gruppo fedele di brave persone rende l’umore appagato. 
E’ da apprezzare la presenza spontanea di Don Agostino che ha lasciato orfani per a condividere un momento eucaristico con la comunità dei compaesani emigrati in terra lombarda nel giorno consacrato alla SS Trinità. Da sei anni, egli porta con sé i saluti degli amici e parenti lontani; tramite lui fanno sentire la vicinanza e l’affetto di sempre, tenendo continuamente teso il filo di speranza e di amore che lega i rapporti affettivi tra chi è emigrato e chi è rimasto al paese. Bocchigliero si sente orgoglioso che tanti suoi figli lontani si ritrovino, almeno per un giorno, a godere della condivisione umana e religiosa di quest’incontro felice e atteso con tanta gioia che lascerà un ottimo ricordo nella memoria collettiva della comunità. Suo malgrado, Don Federico era presente moralmente alla Santa Messa, in quanto impegni inderogabili e alto senso del dovere gli hanno impedito di lasciare la sede di Potenza, dove svolge con diligenza il suo compito di ministro di Dio. Il richiamo dei vecchi amici è stato fortissimo; cosicché egli ha provveduto a mandare un messaggio sentito che l’amica Concy ha letto sull’altare in un clima di commozione generale. 
Mi convinco che vale sempre il concetto espresso chiaramente da Don Agostino di tenere la valigia pronta dietro la porta in obbedienza alla Chiesa. 
Gli alti prelati milanesi, Dionigi Tettamanzi e Angelo Scola, e l’arcivescovo Santo Marcianò di Rossano hanno benedetto l’incontro religioso
In quel clima amichevole, tanti bei ricordi d’incanto sono venuti a galla per rallegrare lo spirito: è questo uno dei nobili scopi che si prefigge di divulgare l’atteso ritrovo per rinsaldare i vincoli affettivi di fratellanza e rispetto civile. 
E’ innegabile pensare che in presenza di una così massiccia partecipazione di compaesani, la nostalgia per un momento trasporti la mente ai luoghi cari della giovinezza e delle radici; la razionalità, poi, subentra per ribadire il concetto che siamo tutti cittadini del mondo. Come tali dobbiamo portare avanti l’onore della nostra terra e la fierezza dell’appartenenza. 
È doveroso da parte mia affermare che la comunità di Bocchigliero sia un esempio concreto di correttezza e di calore umano che ha pochi uguali nel resto del nostro Paese. 
La famiglia Caracciolo da anni è la portavoce della lodevole iniziativa; il suo impegno per la buona riuscita è sotto gli occhi di tutti. Non chiede ringraziamenti, né apprezzamenti; le basta solamente un saluto o una stretta di mano a testimonianza dell’affetto e dell’impegno. Io chiedo con convinzione al Signore che dia alla famiglia Caracciolo lunga vita e prosperità, e anche a tutti noi. Non conta il numero dei presenti, conta il piacere di esserci; se dovesse esserci in chiesa qualche sedia vuota (e anche quest'anno non ce n'erano) è da immaginare occupata col pensiero. 
Non posso non ringraziare le donne di buona volontà e dal cuore tenero che hanno addobbato una tavola imbandita di ogni ben di Dio. Il momento conviviale serve per addolcire l’amaro in bocca del distacco; gli amici lontani dagli occhi, sono sempre vicini col cuore! 
Il pensiero sorvola mari, monti e colline e sa dove atterrare; là troverà un rifugio, una casa ospitale e una mano amica ad accoglierlo nella grazia di Dio! I Bocchiglieresi hanno buon cuore!

Un abbraccio di cuore agli assenti e ai presenti, che hanno condiviso questa stupenda giornata col corpo o con la mente. 
Con amicizia e affetto Carmine Scavello

Per vedere tutte le foto clicca qui di seguito: Foto incontro 26 maggio 2013


MESSAGGIO DI DON FEDERICO A TUTTI GLI AMICI E PARENTI:

Cari amici di Bocchigliero,
un caro saluto a voi tutti. Quanto avrei voluto essere lì con voi oggi (e dovevo esserci veramente), ma purtroppo circostanze sopravvenute mi impediscono all'ultimo momento di condividere con voi questo momento di incontro gioioso dove con molta semplicità, ma con tanta cura, si vuole, per un attimo, respirare aria di casa. 
So che da tempo la macchina organizzativa si era attivata per organizzare questo evento ed immagino che la mia assenza in un certo qual modo abbia creato qualche disagio, soprattutto a chi in prima linea si era occupato della preparazione. 
Non sto qui ad elencare le motivazioni che mi portano a non essere in mezzo a voi, ma la scelta di vita consacrata che ho fatto mi porta ad essere soggetto al voto di obbedienza, ma soprattutto a vivere in pienezza la carità.
Permettetemi un saluto ed un grazie speciale a zio Ciccio Caracciolo. Ieri mi ha spezzato il cuore sentirlo piangere quando gli comunicavo la mia impossibilità ad essere con voi, ma sono sicuro che con la sua bontà d'animo potrà perdonarmi.
Un caro saluto ai miei parenti, oggi per noi era un doppio motivo di incontro, insieme a tutti voi avrei voluto celebrare l'Eucaristia in suffragio del caro zio Rocco defunto poco più di un mese fa.
Un saluto a don Agostino, ormai bocchiglierese per acquisizione,  con il quale potete condividere i buoni dolci che voi avete preparato (e che io mi perderò), e sarà lui che vi darà la possibilità di ritrovarvi riuniti nel convito eucaristico in questa giornata in cui la liturgia (sia nel rito romano che ambrosiano) ci fa celebrate la solennità della Santissima Trinità. La Trinità si dice che sia comunità d'amore ed io mi auguro che voi possiate sempre fare questa esperienza.
Ed io vi saluto nel nome del Padre che è amore e del Figlio che è grazie e dello Spirito Santo che è comunione. 
Il Signore vi benedica sempre e invoco da Lui per voi la benedizione.

Con cuore orante

don Federico Mingrone




sabato 18 maggio 2013

26 MAGGIO


14° INCONTRO DEI BOCCHIGLIERESI A MILANO


Cari amici,
vi ricordiamo che domenica prossima, 26 maggio, (IV° domenica di maggio) come negli anni precedenti, ci ritroveremo con le nostre famiglie  nella Chiesa dei Santi Re Magi di Milano per celebrare la Santa Messa che sarà presieduta da don Agostino e don Federico Mingrone che verranno appositamente per noi.
Oltre alla gioia di potersi rincontrare e abbracciare fraternamente sarà anche un pomeriggio  di festa al quale non possiamo mancare perché ricorre  il primo anniversario dell’ordinazione sacerdotale  di don Federico.


PROGRAMMA:DELLA FESTA:

ORE  17 ritrovo nella solita chiesa dei Santi Re Magi di Milano –
Via Regina Teodolinda 6 angolo via Palmanova – altezza numero civico ,133
Mezzi pubblici di trasporto:
Metropolitana Linea Verde M2 –  fermata Cimiano
da Loreto – autobus 56 -  fermata angolo via don Orione

ORE 18  Santa Messa   

ORE 19 -   Fotografia di gruppo sul sagrato
               -   assaggio di dolci casarecci portati dalle nostre bravissime donne
               -   scambio di saluti con i nostri sacerdoti e tra amici e parenti
               -   saluto di arrivederci  al giorno dell’Immacolata, per lo scambio degli
                   auguri di Natale come da consolidata nostra tradizione





domenica 12 maggio 2013

Tradizionali Fuochi di San Marco a Rossano


Proponiamo di seguito alcune foto riguardanti un evento singolarissimo che ogni anno si rivive a Rossano, soprattutto nel centro storico. Da secoli si conserva l’uso che alla vigilia della festa di San Marco, Evangelista, il 24 aprile, le famiglie rossanesi si ritrovino intorno ai fuochi, per commemorare la particolare protezione che i santi hanno avuto nei confronti della città innanzi a fortissimi eventi sismici. Infatti i popoli piagati dai terremoti usano dormire “all’aperto” intorno ad un fuoco preparato occasionalmente. Basti pensare ai nostri amici dell’Abruzzo o dell’Emilia Romagna di qualche tempo fa. Questa occasione a Rossano è diventata, come dicevo, una vera e propria tradizione; potremmo dire….un motivo di paura nel tempo è diventato un motivo di festa e gioia. Il giorno successivo è consuetudine che si svolga per le vie del centro storico una tradizionale processione con l’immagine della Madonna Achiropita, San Marco, San Nilo e San Francesco di Paola.

 

Don Agostino

 

  
 
 
 
 

 

martedì 7 maggio 2013